05 Nov
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Sul dizionario della lingua italiana sotto la parola “famiglia” troviamo così scritto: termine usato per indicare il nucleo fondamentale della società umana costituito da genitori e figli. Detta così sembrerebbe di facile intuizione e comprensione. Nel nostro immaginario si penserebbe subito alla famiglia del mulino bianco, della casa perfetta, del focolare domestico, del padre lavoratore e della madre casalinga dedita ai figli. Purtroppo o per fortuna gli anni passano, le generazioni cambiano e anche le rocce più solide possono iniziare a sgretolarsi e a mutare nel loro aspetto. Infatti, negli ultimi tempi, la FAMIGLIA in quanto tale è al centro di accesi dibattiti e in mezzo a due grandi fuochi: la Chiesa e la politica/popolo. Da un lato l’idea cattolica conservatrice, secondo la quale la famiglia, nel suo nucleo principale, è costituita da marito e moglie, e nasce quindi con il matrimonio:«Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne" (Gen.2:24). Dall’altro lato una parte della politica che, tramite la legge cirinnà promulgata il 20 maggio 2016, cerca di rivendicare i diritti dei gay e delle lesbiche facendo in modo che anche la costituzione possa approvare l'unione civile tra  persone  dello stesso sesso,  quale  specifica  formazione  sociale  ai  sensi  degli articoli 2  e  3  della  Costituzione  recando  la  disciplina  delle convivenze di fatto. Le polemiche e al contempo l’entusiasmo da entrambe le parti non si sono fatte attendere: una bomba distruttrice per i cristiani e una vittoria per chi si sentiva fino ad ora discriminato e messo alla berlina dalla società civile. Ma non è tutto. Infatti, se la famiglia si considera tale perché da essa nasce poi nuova vita, lo stesso desiderio nasce anche nelle coppie così dette di fatto. Nulla di più impossibile, secondo natura. Possono due maschi generare figli? No, fino a qualche anno fa. Ora si, ma solo ricorrendo alla pratica dell’utero in affitto. Questo comporta una maternità surrogata, ovvero una nuova tecnica di procreazione assistita in cui una donna provvede alla gestazione per conto di una o più persone, che saranno i futuri genitori del nascituro, ma di fatto privando un bambino del diritto di crescere con la mamma biologica. E da due donne possono nascere bambini? Si, ma anche in questo caso solo ricorrendo alla fecondazione eterologa, che però è illegale per le coppie lesbiche. In molti Paesi, la donna che partorisce è madre a tutti gli effetti del bambino e gli accordi prenatali sono considerati nulli, mentre in altri si ammette la formula “altruistica” come in Grecia, India, Ucraina, Belgio, Regno Unito. In Italia, invece, la pratica di surrogazione di maternità è punibile con la reclusione. Il divieto è stato confermato nel 2017 dalla Corte Costituzionale, la quale ha inoltre aggiunto: “la pratica di surrogazione offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane”. Un’ ultima novità risale allo scorso ottobre: “Le coppie omosessuali non sono famiglie”. Partendo da questa forte osservazione, la Corte Costituzionale con la sentenza 221 ha messo una pietra tombale sul concetto di omogenitorialità e affossato per sempre, per le coppie composte da gay e lesbiche, di appropriarsi del termine “famiglia”, perché essa è solo quella definita dall’articolo 29 della Costituzione Italiana ovvero una “Società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna”. In pratica la Corte Costituzionale ha detto no ad una richiesta del tribunale di Pisa che pretendeva di comporre un certificato anagrafico che attestasse un bambino “figlio di due donne”. Con questa sentenza, quindi, si chiarisce definitivamente che l'omogenitorialità nell'ordinamento giuridico italiano non esiste perché i bambini sono soggetti di diritto e non oggetti di diritto di adulti egoisti. Nessuno può dire cosa sia giusto e cosa non lo sia, ma di sicuro se il concetto di famiglia sta vacillando, a scricchiolare è il concetto di AMORE che sta alla base. Prima di interrogarci su cosa sia e da chi debba essere necessariamente composta una famiglia, domandiamoci piuttosto cosa sia per noi l'AMORE al tempo d'oggi e se siamo davvero pronti e soprattutto capaci di amarci e di amare.

BENEDETTA MARCHESE

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