20 Oct
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Diciamo la verità la Lega, o per meglio dire il segretario Matteo Salvini, negli ultimi anni ha diviso il Bel Paese in due parti:  fra chi lo ama e chi lo odia. Un politico che, nel bene e nel male, ha saputo ottenere per il suo partito il consenso più alto d’Italia. Ed è proprio frutto di tale consenso che, ieri 19 ottobre alle ore 15, Piazza San Giovanni in Laterano era gremita di gente fino al monumento dedicato a San Francesco d’Assisi. A presiedere il corteo ribattezzato "dell'orgoglio italiano", oltre Salvini, c’era anche Giorgia Meloni di Fratelli d’Itala, Berlusconi di Forza Italia, Toti di Cambiamo!, Casapound e tutti i sostenitori del centro destra uniti contro il governo PD-M5S. Salvini è stato il primo a prendere la parola introducendo un video che omaggiava Oriana Fallaci. Di seguito, nel suo discorso ha voluto toccare vari punti: ha analizzato l'operato di Zingaretti e della sindaca Virginia Raggi soffermandosi sulla la mala gestione della città e della regione Lazio; ma non ha risparmiato nemmeno Beppe Grillo e la sua proposta del divieto dil voto agli anziani; ha parlato dell’Europa e della guerra Turca in Siria, dell’elezioni in Umbria che si terranno il 27 ottobre prossimo; dell’attuale governo che vuole eliminare la Quota 100 e aumentare le tasse. In conclusione ha ringraziato la Lega, i cittadini che hanno partecipato e tutti coloro che si impegnano ogni giorno a  sostenere anche il centro destra. Poi è stata la volta di Giorgia Meloni, la quale ha raccontato il cambiamento politico del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo, anche lei critica nei confronti della sindaca romana e della posizione presa dalla Turchia; ha speso parole dure trattando il problema dell’immigrazione e di come i politici al potere non riescano a gestirla. Ha inoltre ricordato e messo in primo piano anche alcune proposte della Sinistra Italiana soffermandosi sul caso Bibbiano, non dimentica della questione tasse, dell’evasione fiscale, chiedendo infine a Salvini e a Berlusconi di unire e rendere sempre più forte il Centro Destra. Berlusconi invece ha parlato di un governo non eletto dal popolo e lo ha denominato il "governo delle 5 sinistre", facendo un paragone fra gli anni del suo governo e quello attuale. Poi ancora il presidente della Liguria Giovanni Toti ha tirato le somme con un breve riepilogo degli errori del governo giallorosso. In sintesi, cos’è stato davvero questo evento? Potremmo definirla una enorme campagna elettorale oppure qualcos’altro? Di sicuro siamo certi che, ascoltando le parole degli esponenti di Destra, qualcosa nella politica italiana sta cambiando. Infatti, se  un tempo nella storia della sinistra italiana il fulcro centrale era il popolo e l’odio verso le grandi multinazionali, privati e banche, oggi accade il contrario. La destra afferma di voler farsi carico dei problemi per i quali in passato lottava la sinistra. Saranno certezze o vane promesse? Una cosa è certa: gli italiani sono stufi di sentire solo tante belle parole che non avranno mai un riscontro concreto. Un partito, di quasiasi ideologia politica sia, potrà ritenersi davvero vincitore solo quando smetterà di pensare al potere individuale e metterà al centro la persona e i suoi bisogni, ridonando a tutti quella dignità che ci spetta di diritto.

Emmanuele Di Leo 


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